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    Verso dove? – 13

    Venti anni e circa uno, due giorni fa, a berlino… Appunti…

    10.12.BerlinKleist Park, il Palazzo del Controllo Alleato.  Qui nel settembre del 71, le quattro potenze vincitrici firmarono l’accordo  che stabiliva  che Berlino non apparteneva alla Repubblica Federale, anche se ne  confermava il legame molto stretto. Domani, 11 dicembre 89, ad un mese dall’apertura delle frontiere, si riuniranno ancora. La richiesta, probabilmente, e’ partita da Mosca. Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Urss hanno all’ordine del giorno i problemi aereonautici. La gestione dei corridoi aerei, del cielo sopra a Berlino. Ma e’ evidente che il dopo Muro sara’ in primo piano. E’ probabile che un giorno di discussione non basti. Piu’ in la’,oltre la Porta del Brandeburgo, il simbolo della divisione che ancora non cade, sta finendo il primo giorno dopo il congresso straordinario della SED. Il nuovo segretario Ghisy promette ancora un socialismo umano e democratico. Una societa’ senza classi, e un partito come gli altri. I 2700 delegati, intanto, lavorano sulla bozza del nuovo statuto, che presenteranno  sabato, alla ripresa del Congresso. Quando il vecchio partito per l’Unita’ Socialista Tedesca dovra’ darsi un nome nuovo e ricominciare da tre.

    11.12.berlin  Fuori, insieme, le quattro bandiere. Quella rossa, con la falce e martello, sovietica. Quella a stelle e strisce,quella francese e quella inglese. Al Kleist Park, il Palazzo del controllo alleato, gli ambasciatori delle quattro potenze. Il primo ad entrare e’ quello sovietico, Wiascheslaw Kotschemassow. Poi, insieme, i tre alleati occidentali: Wernon Walters, Serge de Boidevaix, Christopher Mallaby.  Propongono di rivedere la situazione del traffico aereo di Berlino, per farne un nodo mitteleuropeo. Per trasformare la citta’ in un centro culturale, congressuale e sportivo dell’Europa. Era un’idea lanciata da Reagan, sottoscritta nel dicembre dell’ ’87. Insieme  ribadiscono l’importanza della stabilita’ di Berlino, sancita negli accordi del 71. Kotschemassow  ascolta disponibile. E’ un incontro che dura tre ore, e che dovra’ essere ripreso a vari livelli. Sulla questione tedesca, nessun commento. Alla fine, solo una foto ricordo. Poco piu’ in la’, al direttivo dei Cristiano Democratici, il cancelliere Kohl ribadiva i dieci punti del programma presentato il 28 novembre. E la SPD, metteva a punto   il documento per il congresso della settimana prossima. La rivoluzuone pacifica della DDR -leggiamo- ha buttato giu’ le divisioni umane. Adesso il sogno socialdemocratico e’ piu’ vicino-.

    12.BERLIN  Tra poco, in questo albergo della Los Angeles Platz  parlera’ il ministro degli esteri americano Becker. Questa mattina ha visto il cancelliere federale Kohl. Ma l’incontro che aspettano tutti e’ per questa mattina a Postdam, la cittadina  all’estremita’ occidentale di Berlino Ovest, gia’ nella Germania Orientale. Un centro sulle rive dell’Havel, famoso per i  castelli di Federico il Grande e  per il Glienicke Brueke, il ponte delle spie. Qui il ministro di Bush incontrera’ Hans Modrow, primo ministro della DDR  nuovo  vicepresidente della SED, Il vecchio partito dell’Unita’ socialista tedesca che, da sabato prossimo, alla ripresa del congresso straordinario, dovra’ cambiare nome, statuto, e ricominciare da capo. E oggi il Neues Deuchland, l’organo ufficiale del partito,per la prima volta in un fondo, scrive, anche se con cautela, che l’ipotesi della riunificzione, non e’ reazionaria.

    12.12. 89 berlin

    La Nikolai Kierke, la chiesa di San Nicola, uno dei punti di riferimento del dissenso in DDR. Qui a Potsdam, il ministro degli esteri americano Baker parla con le donne e con gli uomini dell’opposizione. Poco fa, oltre il Glienike Bruke, il ponte delle spie, ha incontrato Hans Modrow. Il primo ministro gli ha assicurato che questo processo verso la democrazia non tornera’ indietro. E il ministro di Bush gli ha risposto che la Casa Bianca e’ pronta ad aiutare il suo governo. Della riunificazione non si e’ parlato. Intanto a Berlino Est, Gregor Ghisy, segretario della SED  da tra giorni, ha incontrato un altro americano, il senatore Carrey. “Tutti i rapporti sono importanti per uscire da questa crisi- ha dichiarato”. Baker adesso continua ad ascoltare. Questa mattina aveva cominciato presto, con il cancelliere Kohl. “La sicurezza degli Stati Uniti -gli ha ripetuto- oggi dipende molto anche dall’Europa” Poi, con il ministro degli esteri Gensher  con il primo borgmastro di Berlino, Momper, e’ andato sulla Posdamer Platz, vicino al Muro. Si e’ fermato davanti ad uno dei varchi simbolo, mentre dall’altra parte, i primi amnistiati della DDR tornavano in liberta’.

    Daniela Morandini, Berlino10-11-12 dicembre 1989  Taccuino

     

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