Venti anni e circa uno, due giorni fa, a berlino… Appunti…
10.12.BerlinKleist Park, il Palazzo del Controllo Alleato. Qui nel settembre del 71, le quattro potenze vincitrici firmarono l’accordo che stabiliva che Berlino non apparteneva alla Repubblica Federale, anche se ne confermava il legame molto stretto. Domani, 11 dicembre 89, ad un mese dall’apertura delle frontiere, si riuniranno ancora. La richiesta, probabilmente, e’ partita da Mosca. Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Urss hanno all’ordine del giorno i problemi aereonautici. La gestione dei corridoi aerei, del cielo sopra a Berlino. Ma e’ evidente che il dopo Muro sara’ in primo piano. E’ probabile che un giorno di discussione non basti. Piu’ in la’,oltre
11.12.berlin Fuori, insieme, le quattro bandiere. Quella rossa, con la falce e martello, sovietica. Quella a stelle e strisce,quella francese e quella inglese. Al Kleist Park, il Palazzo del controllo alleato, gli ambasciatori delle quattro potenze. Il primo ad entrare e’ quello sovietico, Wiascheslaw Kotschemassow. Poi, insieme, i tre alleati occidentali: Wernon Walters, Serge de Boidevaix, Christopher Mallaby. Propongono di rivedere la situazione del traffico aereo di Berlino, per farne un nodo mitteleuropeo. Per trasformare la citta’ in un centro culturale, congressuale e sportivo dell’Europa. Era un’idea lanciata da Reagan, sottoscritta nel dicembre dell’ ’87. Insieme ribadiscono l’importanza della stabilita’ di Berlino, sancita negli accordi del 71. Kotschemassow ascolta disponibile. E’ un incontro che dura tre ore, e che dovra’ essere ripreso a vari livelli. Sulla questione tedesca, nessun commento. Alla fine, solo una foto ricordo. Poco piu’ in la’, al direttivo dei Cristiano Democratici, il cancelliere Kohl ribadiva i dieci punti del programma presentato il 28 novembre. E
12.BERLIN Tra poco, in questo albergo della Los Angeles Platz parlera’ il ministro degli esteri americano Becker. Questa mattina ha visto il cancelliere federale Kohl. Ma l’incontro che aspettano tutti e’ per questa mattina a Postdam, la cittadina all’estremita’ occidentale di Berlino Ovest, gia’ nella Germania Orientale. Un centro sulle rive dell’Havel, famoso per i castelli di Federico il Grande e per il Glienicke Brueke, il ponte delle spie. Qui il ministro di Bush incontrera’ Hans Modrow, primo ministro della DDR nuovo vicepresidente della SED, Il vecchio partito dell’Unita’ socialista tedesca che, da sabato prossimo, alla ripresa del congresso straordinario, dovra’ cambiare nome, statuto, e ricominciare da capo. E oggi il Neues Deuchland, l’organo ufficiale del partito,per la prima volta in un fondo, scrive, anche se con cautela, che l’ipotesi della riunificzione, non e’ reazionaria.
12.12. 89 berlin
Daniela Morandini, Berlino10-11-12 dicembre 1989 Taccuino