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    Verso dove? -17

    Passo dopo passo. Si va avanti. A Berlino, venti anni fa… Ancora qualche appunto.

    17.11 .89 Berlin –Applausi  per Ghisy, ma anche per la DDR  che cerca di cambiare. Ghisy promette l’abolizione del Consiglio di Stato e l’elezione di un presidente. Una ripresa economica che si veda subito. Perche’ nei negozi di frutta e di verdura  non si possano piu’ comprare solo le mele. Parla di un servizio di leva piu’ breve e di cambiare l’immagine militare. Basta con i cupi ricordi prussiani. Vuole un partito pulito, una DDR autonoma,  ma che sappia trattare con la Repubblica Federale. E intanto, poco lontano,  nella chiesa di san Nikolay, a Posdam, il primo ministro Modrow, incontra Von Veizecher, il presidente della Repubblica Federale. Sempre a Berlino Est, il nuovo segretario De Maiziere, promette una CDU  cristiana, democratica, popolare, non socialista. A Lipsia, il congresso di Iniziativa Democratica, cerca un socialismo umano, verde, ma sembra anche che si lasci corteggiare dai partiti dell’Ovest. Ancora dall’opposizione, Neues Forum, Sinistra Unita, e Demokratie Jezt, hanno deciso di scendere in piazza contro la riunificazione, quando il cancelliere Kohl sara’ a Dresda. Domattina la tavola rotonda con la SEDPDS. La prima decisione sara’ l’abolizione dei servizi segreti del vecchio regime, la Stasi. Un nome che qui, fa ancora paura.

    Berlin 18.11.89

    “I cittadini della DDR non  hanno bisogno di consigli. Adesso, il primo dovere civico di tutti i tedeschi ,dell’Est e dell’Ovest, e’ di stare  vicini. L’unita’ e’ una questione di tempo”. E’ Willy Brandt, presidente onorario del congresso della SPDE. Un congresso che doveva rimettere a fuoco la linea del partito a trent’anni dal manifesto di Badgoedesberg, che segno’ la rottura con l’ideologia marxiana. Ma adesso, in questo palazzo avveniristico di Berlino Ovest, si parla del dopo Muro e dell’Europa. Anche secondo Vogel – il presidente del partito-  l’unita’ deve essere un traguardo. E’ una critica al cancelliere  federale Kohl, per la poca chiarezza sulla questione della frontiera polacca. Intanto, a Berlino Est, alla tavola rotonda, una mozione comune tra Governo e opposizione:”La sovranita’ dei due stati  non deve essere messa in dubbio da nessuno”:
    Lo ricorderanno anche a Kohl che domani a Dresda incontrera’ il primo ministro della DDR, Modrow.

    Berlino 1989 Appunti di Daniela Morandini

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