pensiero vagulo di domenica mattina… ma come ho fatto a vivere fino ad oggi senza averlo letto? Trattasi de “Il vagabondo delle stelle”, straordinario libro di Jack London. In sintesi il diario di una persona rinchiusa nel carcere di San Quentin, in attesa di essere impiccato, e nel frattempo sottoposto a una terribile tortura, perché confessi cosa di cui in realtà non sa nulla. Ebbene Darrel Standing, nonostante sia sottoposto a tortura per un tempo al quale nessuno è sopravvissuto, con feroce autodisciplina riesce a superare le barriere dello spazio e del tempo. E ad attraversare, per raccontarcele, tutte le sue vite passate. E mi sono sembrate, queste, pagine di un inno all’animo dell’uomo, alla sua forza, alla sua storia, anche terribile, mentre attraversa la terra. Ma c’è anche un confronto, che pure percorre tutto il libro, ad ogni risveglio di Standing dalla piccola morte, con la brutalità del suo aguzzino, che è un corpo a corpo con la ferocia di un sistema mostruoso che nessuna umanità riconosce e nulla di umano ha. Il racconto è ambientato nel 1913, si ispira a vicende vere… E leggendo leggendo ci si accorge, per chi qualcosa del carcere voglia sapere, come nulla nella sostanza sia cambiato… Invito assolutamente a leggere, per rispondersi a domande sull’uomo, o magari a farsene di nuove… buona domenica a tutti