Una preghiera. Che ho letto affissa nella bacheca all’ingresso di una chiesa, la cappella del Belvedere di San Leucio, sulla collina alle spalle di Caserta. Scoprendo poi che era comparsa anni fa, sulla bachecha di un’altra chiesa, su nel nord, e di bacheca in bacheca, di chiesa in chiesa, è arrivata fin qui. Dunque: la preghiera dell’asino…
“Signore, ormai stiamo per scomparire…/ Mi hanno detto che in Italia / siamo rimasti in soli centomila. / E’ vero, siamo semplici asini… / però Omero ci ha cantato in versi sublimi; / però tu stesso uno di noi hai cavalcato. / Conservaci Signore. / Che sarebbe il mondo? / C’è sempre bisogno di qualche asino / che tiri avanti in silenzio / senza farsi vedere in televisione; / c’è sempre bisogno di qualche asino / che sappia solo dare /e mai prendere / e mai rubare. / Signore salva questi asini; / sono essi che salveranno la Terra.