Mamadou è uno degli autori di “Aiwa”, il libretto di disegni dei ragazzi venuti dal mare, pubblicato nei millelire di Marcello Baraghini. Ascoltate come ha presentato questo lavoro…:
“Sono Mamadou Djallo, e sono nato in Senegal. Ho 18 anni. Questo piccolo lavoro si chiama “Aiwa la nostra Africa”. Aiwa é una parola araba che significa ” Si'”, ma per noi ha un significato più grande, cioé “andiamo avanti”. La ripetiamo spesso perchè è il nostro modo di dire “Si'” alla vita e al futuro, sempre con coraggio. Vogliamo andare avanti in questo nuovo paese, e in qusta nuova vita senza pero’dimenticare le nostre origini. In questo piccolo libro, infatti, abbiamo raccontato la nostra terra, con le immagini. Nell’Africa dell’Ovest, di cui fa parte il mio Paese, il Senegal, ci sono molte etnie, ma abbiamo piu’ o meno, la stessa cultura: sono molti i simboli, i luoghi e le immagini che abbiamo in comune. Ad esempio, le immagini che usiamo nelle feste. Le moschee (dove noi musulmani ci riuniamo ogni giorno per la preghiera , specialmente di venerdi’). Ma voi le conoscete, perchè a Roma c’è la più grande moschea d’Europa. Da noi, il lavoro nei campi è molto importante: nella stagione delle piogge coltiviamo il riso, le arachidi, il mais, il sorgho. In questo disegno,invece, le donne portano l’acqua: e’ un lavoro duro: fanno anche due o tre chilometri al giorno per prenderla. Questo e’ un guerriero primitivo, che si deve difendere in cado di attacco. Infine, ecco la Kora, uno strumento bellissimo della famiglia dell’arpa: ha 24 corde e ha un suono che sembra magico. Insomma, Aiwa,noi andiamo avanti!