Un nuovo, delizioso incontro, a passeggio lungo la riva dove fioriscono i pensieri, che diventano racconti, che diventano poesia, di Piera Mattei. Nel suo curioso inarrestabile girovagare nella storia e fra le righe di versi dei poeti che lei, poetessa, ha amato, questa volta si ferma in casa Dickinson. La casa di Amerst, la cittadina del Massachusetts dove i Dickinson erano andati ad abitare nel 1858; la casa del nonno, dalle alte mura giallo pallido, dove Emily era nata e dove sarebbe poi morta. La casa dove Emily Dickinson impasta il pane e intesse raggi di sole nella sua poesia. Una casa dalla cucina ampia e luminosa, ci racconta Piera Mattei. Basta qualche lieve cenno, e ancora sembra percepire il morbido movimento di quel suo impastare… Una Emily Dickinson sorprendente e inusuale, questa raccontata nel nuovo libro di Piera Mattei, che spigola qua e là fra le tracce di un sensuale gusto per il cibo, parabola, suggerisce, “quasi ossessiva di più alto nutrimento”. E la lettura di questo banchetto che attraverso i versi della Dickinson Piera Mattei apparecchia per noi, sembra quasi lettura di passi di un breviario. “Una briciola e una damigiana“, il titolo. Il pane e il vino, per la celebrazione del rito del nostro vivere quotidiano. Dove le briciole sono a volte fatte di sangue, dove le damigiane, a volte, dispensano sete… Dove il trascendente trasmuta, a volte, in materia fatta di carne, e che carne… “Il mio cuore su un piattino/ per deliziare il tuo palato/ potrebbe essere una bacca, una ciambella/ oppure un’albicocca!” . Un invito dunque a fare un’incursione nella poesia della Dickinson, attraverso il sentiero tracciato da Piera Mattei, con questo libro che inaugura la collana Gattomerlino, della Superstripes press, che Piera Mattei dirige e cura. (…)
Una nota: La Superstipes press, nasce come editrice di testi scientifici in inglese, lingua internazionale della Scienza. Proprio dalla riflessione sulla difficoltà di accedere al gergo scientifico, e dalla consapevolezza che “l’invenzione” ha caratteristiche analoghe nei diversi ambiti del sapere, nasce l’esigenza di mediare il rapporto fra cultura scientifica e letteratura, tra scienza e intuizione e produzione poetica. Nascono così le due collane parallele, Vanellus, per la diffusione scientifica, Gattomerlino per la poesia.
Per la cronaca: Gatto Merlino è un gatto che adesso non c’è più, ma che tanta poesia ha annusato e, ne siamo certi, ispirato. Come solo i gatti sanno fare, così… senza darlo a vedere…