Le riflessioni di Vittorio da Rios, che ancora ringraziamo, sempre ci aiutano ad allargare lo sguardo sul mondo, a non perdere di vista le ampie dinamiche che tutto condizionano. Leggete…
“Sempre più di frequente mi ritorna alla memoria osservando le tragedie del mondo, la definizione fatta da Peter Handke dell’attuale classe dirigente: “Un disinvolto mondo di criminali” immortalata nel titolo di un suo libro. Quello raccontato da Francesca è la tragica inumana spietata conseguenza. Dove stiamo andando, e a quale deriva etica morale siamo sopraggiunti? Come rimediare a questo “universo orrendo”? Dobbiamo partire dai dati che impietosamente fanno la radiografia di questa economia che UCCIDE come in più circostanze e nelle sedi internazionali ha denunciato Papa Francesco. Ogni 12 secondi un bambino muore di fame e per mancanza di cure adeguate. Che in un anno danno una cifra di 2,5-3 milioni di morti. Poi vi sono le morti infantili da guerre e violenze, ve ne sono circa 40 attualmente di guerre in essere, che danno cifre spaventose. altri 3-4 milioni di morti. Vi sono qualcosa come 3-3,5 miliardi di creature umane che sopravvivono con meno di 2 Dollari al giorno. Se ne affama qualcosa come 8,5-900 milioni, mancanza endemica di cibo, e se ne uccide per fame 27-30 milioni ogni anno. Che fatta la somma solo in questo inizio di secolo da cifre paurose che crea orrore a pronunciarle quanto scriverle: 560-630 milioni di assassini per fame. L’equivalente della popolazione Europea. In questo tragico disordine mondiale si investe in armi cifre che sono impronunciabili per la loro estensione. Migliaia di miliardi di Euro o Dollari che si voglia. Solo il nostro paese ha in programma di investire in produzione di armi e in sistemi difensivi nel 2022 una cifra che si avvicina ai 30-35 miliardi di Euro per arrivare nel 2023-24 a 40 miliardi di Euro. 2% e oltre del PIL. Tra l’altro mantiene il nostro paese la posizione di Leder nella produzione ed esportazione di armi leggere le quali sono causa del 90% delle uccisioni che avvengono nel mondo. Come uscire da questa tragica condizione umana? Con quali strumenti rimediare lo strapotere della finanza e delle potentissime banche d’affari che di fatto oggi gestiscono Stati e parlamenti? Indispensabile investite sulle nuove generazioni dare gli adeguati strumenti formativi, di grande valore filosofico scientifico culturale. Creare masse critiche. Porre al centro l’importanza della gestione dell’economia con giusti strumenti di equità. Il lavoro è enorme poiché occorre ripensare nuovi paradigmi rispetto a quelli fin qui costruiti, che hanno determinato questa catastrofica planetaria situazione. I nuovi paradigmi riguardano, l’alto sapere filosofico-scientifico, il diritto, le scienza economiche e sociali le varie discipline e saperi che organizzano le produzioni agricole, le varie articolazioni umanistiche scientifiche che si prendono cura del pianeta che ci ospita. Con al centro il potente irrinunciabile assioma: del DIRITTO DI AVERE DIRITTI. come enunciato da un grande maestro del diritto: Stefano Rodotà, Grazie carissima Francesca sempre attenta nel cogliere e denunciare con l’arte e il dono della tua narrazione le tragedie collettive e individuali come quella assurda morte da svenamento di quel giovane quanto sventurato uomo nostro fratello. Un caro saluto”
Vittorio da Rios