“I tramonti di quell’inferno africano si rivelavano straordinari. Non te li toglieva nessuno. Ogni volta tragici come mostruosi assassinii del sole. Un immenso bluff. Soltanto che c’era troppo da ammirare per un uomo solo. Il cielo per un’ora si pavoneggiava tutto spruzzato da un capo all’altro d’uno scarlatto delirante, e poi il verde scoppiava in mezzo agli alberi e s’innalzava dal suolo a strisce tremanti fino alle prime stelle. Dopo di che il grigio riprendeva tutto l’orizzonte e poi di nuovo il rosso, ma allora stanco il rosso e non per molto. Finiva così. Tutti i colori ricadevano a brandelli, afflosciati sulla foresta come vecchi stracci alla centesima replica”.
Ecco… ma dopo aver letto di questi passi (da Viaggio al termine della notte) … quanto tempo ci vorrà prima di riuscire a passare ad altro?