Va beh, questa volta, derogando ai suoi principi Gatto Randagio ha preso un taxi… Che volete, la fretta, il bus che non passava… Ma alla fine devo dire che ne è valsa la pena. Anche perché il caso ha voluto che appena montato sul tassì…
“Ehi! Da quanto tempo…” l’autista l’ha salutato con occhi sorridenti e … “Mario! Ma sei proprio tu?!”. Il Randagio l’ha riconosciuto subito, nonostante la mascherina e gli occhiali da sole, dall’inconfondibile timbro della voce. Mario Pontillo, il tassista. Sì, proprio lui… quello che una decina d’anni fa l’aveva aiutato, al Gatto, a raccogliere opinioni sull’ergastolo. E aveva intervistato i suoi clienti. Il Randagio ancora gliene è grato.
E così, chiacchierando del più e del meno, ovviamente si è presto finiti col parlare di questo benedetto covid, e potete immaginare quante ne possano capitare a un tassista girando per di qua e per di là. Racconti da covid da strada… Io ve li propongo come Mario li ha raccontati al Gatto, e come il Randagio li ha riportati a me…
“Dunque, senti questa. A luglio, in piazza Venezia, circa le 11. Mi ferma una donna…
-Libero?!!!!!!!!?
Prego signora….
-Ma non ha il divisorio?
No signora, non è obbligatorio, perché non è stato omologato…
-Ehhh … .ma con questo covid, meglio essere prudenti.
Va bene signora… dove andiamo?
-Ma non accende l’aria condizionata?
Non si può accendere, per un decreto sanitario regionale, proprio per la sicurezza sanitaria…
-Mhhhh…..però è caldo….
Teniamo naturalmente i finestrini aperti. Ma dove andiamo signora?
-Ma la sua mascherina non è una FP3 omologata, ha igienizzato l’abitacolo?
La mascherina la cambio quotidianamente e il taxi è sanificato, come può leggere sul vetro…
Mi dice la via dove siamo diretti per favore, SIGNORA???!!!???
-Ah, va bene mi porti a piazza del Gesù.
GRAZIE SIGNORA!!!!
Per chi non è di Roma. La distanza di Piazza del Gesù da Piazza Venezia è esattamente di 270 metri. 5 minuti a piedi. A volte c’è proprio da perdere la pazienza.
Ancora. Questa volta d’agosto, 15,30 circa. Piazza Buenos Aires. Un terzetto piuttosto giovane. E figuriamoci se conoscono l’uso del “lei”… comunque ci si adegua…
-Sei libero?
Prego…
-Andiamo al Pigneto.
Va bene, ma siete in tre e per il decreto regionale devo chiedervi se siete parenti.
-sì sì, lei è mia zia e lui mio cugino…
Ma la sorella di tua madre?
-Sì sì…
Ammazza… ti ha partorito a 12 anni!!!
-Aooohhh!!! Se semo parenti… semo parenti…
Va bene, io lo dico per voi. Se ci fermano e non siete una famiglia, vi scrivono sul groppone…
-Ehhhh… che palle sto Covid…. uno vo annà in giro a divertisse…
Mi dispiace ma vi devo avvertire, io vi porterei in giro tutto il pomeriggio… Va beh, andiamo… ma dovete mettervi tutti seduti dietro!
-Sempre il Covid? Che palle… magari ci dobbiamo mettere pure la mascherina?
Sì, mi dispiace, pure io la devo mettere per legge.
-Allora che serve, se semo parenti che se mettemo la mascherina…
A regazzì me sa che voi sete parenti come io sono parente del giornalaio…
-Annamo tassina’ che stamo a fa’ tardi…
Ah ah! Tipi da galera! Ops… certo, certo, siamo contro il carcere che non serve a nulla, tanto meno a migliorare la gente. Luoghi comuni… sono nell’aria, si pronunciano da soli. Ma te ne voglio raccontare un’altra. Settembre, ancora piazza Buenos Aires
-Buongiorno libero?
Buongiorno a lei signora… Dove andiamo?
-Via Tiburtina, studi Titanus.
Va bene andiamo.
-Però con questo Covid… la mascherina in macchina, allo studio televisivo…
Mi spiace signora, se vuole apriamo tutti i finestrini, tanto fa caldo…
-PER CARITA’! Mi si rovina la messa in piega. L’ho fatta da Federico, al Fashion style!!
Devo andare in onda subito e non ho tempo di rifare trucco e parrucco…
Allora vado più piano, così non si scompiglia.
-PER CARITA’ DEVE VOLARE! Già Maria mi ha chiamato tre volte…
Ah beh… allora non facciamo aspettare Maria…
(20 minuti al telefono … Ciao Caro…ciao cara… CARISSIMA…TESORO…)
Siamo arrivati signora.
-Ma che diamine! Vada all’ingresso vip!
Arrivati.
-Ma lei oggi ha capito chi ha avuto la fortuna di portare?
No signora mi spiace…
-Io sono XXXXX (di uomini e donne)! Neanche un selfie mi ha chiesto! Cose assurde!!
Ma io non la vedo la televisione, mi serve solo per dormire…
-Tutta colpa del covid, con le mascherine non ti riconosce più nessuno. Si curi… almeno due ore di televisione e si fa una cultura.
E Amen. Vanitas vanitatum…
-Fumo ogni cosa, vento che ha fame- ha chiosato il Randagio, citando la versione del Qohélet di Ceronetti che da sempre preferisce, e che comunque conferma: per nulla al mondo rinuncerebbe alla sua vita randagia (ops!, covid permettendo), ché solo guardandosi intorno si capisce qualcosa di noi… E poi, che dire: la gente, nel bene e nel male, rimane lo spettacolo più interessante che ci sia. Mario Pontillo, da un decennio caro amico del Randagio, tassista da sempre, conferma…