Un pensiero, per Freak Antoni, cantante e paroliere degli Skiantos, con la pennellata di un ricordo, che mi manda Daniela Morandini…
“Era un ragazzo molto serio, Robertino, col viso minuto e i capelli ricci. Elaborava la sua poetica demenziale, mentre si laureava al Dams con Gianni Celati: una tesi sui Beatles. Lo chiamai dalla radio, Punto Radio, la mattina dell’8 dicembre del 1980. Avevano ammazzato una leggenda. Cinque colpi di pistola e John Lennon moriva davanti alla sua casa a Manhattan. Roberto dormiva. Mi disse di non prenderlo in giro. Gli rilessi l’agenzia. Anch’io facevo fatica a capire come si potesse sparare a un mito. Ma bisognava andare in onda. E lui comincoò a parlare, a spiegare che anche le utopie possono essere assassinate. L’aveva capito prima degli altri…”