“Voi pensate a quel che c’è fuori della camera, alle strade della città, a quelle piccole piazze fuori mano dalle parti della stazione. A quei sabati d’inverno tutti uguali.
E poi ascoltate quel rumore che si avvicina, ascoltate il mare”.
Non so perché. Ma aprendo, a caso, una pagina dai Testi segreti della Duras. Una frase, della malattia della morte. Chissà perché. Forse per il rumore, sentendone il richiamo, di quel mare.