Riprendo il commento, ieri, di Vittorio da Rios alla gravissima situazione
delle carceri. Se dieci morti vi sembran pochi….
“I fatti gravissimi accaduti nel carcere di Modena “sette morti ma la conta purtroppo non sembra definitiva” evidenziano una cosa drammatica che ci deve far riflettere seriamente tutti indistintamente. Come è potuto accadere? E la causa di una simile tragedia gravissima è dovuta al “saccheggio” dell’infermeria-farmacia del carcere con relativo abuso di farmaci causa dei decessi da parte dei detenuti? E’ credibile obbiettivamente, razionalmente, questa versione? Ho serissimi dubbi.Mi auguro che si proceda a stabilire la verità dei fatti e di individuarne qualora ci fossero le relative responsabilità. Ma come versa oggi “effettualmente” il sistema carcerario italiano reso esplosivo e incandescente con l’esplosione del Corona virus? Oltre 10 mila ospiti in più rispetto alla capacità di contenimento delle strutture presenti sul territorio. Celle super affollate spazi per persona limitatissimi in netto contrasto nonché violando sistematicamente il regolamento carcerario europeo, con tutto
il corollario di negatività determinato da tensioni, frustrazioni, e sofferenze psichiche e in taluni casi fisiche che prendono la popolazione carceraria. Che fine ha fatto la legge Gozzini oggi quasi disattesa e non applicata? E lo Stato che ne deve garantire come prevede la Costituzione il “recupero,la rieducazione “del detenuto dov’è? Dovremmo realisticamente parlare come giustamente lo definiva il Maestro Gerardo Marotta che siamo in presenza di un non Stato? Dove il diritto è diritto ribaltandone criminalmente il paradigma,Costituzionale solo per coloro i quali detengono il potere finanziario economico causa e responsabili dei “Crimini di sistema” come giustamente li definisce un grande giurista di prestigio internazionale come Luigi Ferrajoli. Da una attenta ricognizione della composizione e provenienza sociale l’ottanta per cento della popolazione carceraria sono dei “poveracci e figli di poveracci” vittime dei “crimini di sistema” E si pensa di dare risposte a spaventose disuguaglianze sociali con l’attuale paradigma giuridico-carcerario? Che poi detta con tutta franchezza è un autentico business che assorbe globalmente per mantenere un sistema totalmente inadeguato quanto Classista e sperequativo, una infinità di miliardi di euro all’anno. In sintesi per farla breve “violando sistematicamente il nostro dettato costituzionale in particolare l’art. TRE che prevede categoricamente,di “agire sulle cause che portano un cittadino a varcare la soglia di un carcere, anziché come oggi accadde di agire sulle conseguenze. “E’ COMPITO DELLA REPUBBLICA RIMUOVERE GLI OSTACOLI DI ORDINE ECONOMICO E SOCIALE CHE LIMITANDO DI FATTO LA LIBERTÀ E L’EGUAGLIANZA DEI CITTADINI IMPEDISCONO IL PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA”… Da dove si misura la civiltà di una nazione di un popolo se non da come versa il proprio sistema carcerario. E da come versa il nostro è palesemente un sistema che denota inciviltà, barbarie, indegne non solo di un dignitoso “Stato di diritto che non c’è”ma che offende e viola vergognosamente lo spirito e la filosofia che ha animato i padri Costituenti, Quando una creatura entra in carcere tutti indistintamente ne siamo corresponsabili.poiché è il naufragio irreversibile sul piano etico-civile dello stato di diritto. Iniziamo a prenderne atto. Un caro saluto