More

    quel legno storto mai ancora raddrizzato…

    pushkarE non finirò mai di ringraziare Vittorio da Rios per i suoi interventi, anche se fin troppo generosi nei miei riguardi… L’ultimo, riguardo l’India…
    “Ricordo anni fa di un dialogo a due tra Davide Laiolo e Leonardo Sciascia pubblicato da Sperling & Kupfer: “poiché le cose di questo mondo vanno alla rovescia inizieremmo dalla fine per arrivare al’inizio” Dalla bocca della metropolitana compare il palcoscenico di una città irrigidita dal freddo. In Prati,quartiere un po triste della borghesia romana, i platani sono stati appena potati. Ai lati delle strade, tendono verso il cielo braccia spezzate. Spettrali. C’è poca gente. Passa trascinandosi pigra,un’anziana grassa signora, altre due più giovani si muovano con la stessa pesantezza, un’auto suona nervosa il clacson, s’incontrano molti sguardi assenti. Tutti si muovono abbastanza in fretta. Non c’è nessun segno particolare di fastidio o di lutto: le vetrine sono lucide e ben fornite, il traffico scorre abbastanza tranquillo, non ci sono nuvole e, per essere alla fine di febbraio, non fa neppure troppo freddo. Eppure tutto sembra da un’aria grigia che nonostante il sole opprime ogni cosa. Come un’assenza di desiderio di vita, in questo mondo che pure rifugge con orrore l’idea della morte. Ecco, nella fotografia di un viale di città, imbalsamato nella luce opaca di un mattino di febbraio, l’Occidente che va a morire. Sembra tutto cosi pulito,cosi triste, raggelante. Non si sentono rumori. né odori, né buoni né cattivi, Non si vede neanche un bambino. Né vivo né morto. Non c’è neanche una mucca per strada. Cosi termina Francesca un autentico capolavoro narrativo. “INDIA appunti di viaggio” Camon intellettuale padovano figlio di contadini ha in un pregevole testo OCCIDENTE evidenziato la crisi del nostro mondo. Descrivendo poi con la VITA ETERNA e IL QUINTO STATO la morte irreversibile della antica civiltà contadina cannibalizzata dalla cultura nascente della civiltà delle macchine.Pagine stupende di storia sociale di un mondo VINTO raccontate da Beppe Fenoglio LA MALORA,Pavese, LA LUNA E IL FALÒ, LA CASA IN COLLINA,Nuto Revelli IL MONDO DEI VINTI. Silone, FONTAMARA IL SECRETO DI LUCA Pasolini con “l’universo orrendo” profeticamente aveva delineato la deriva di un sistema disumanizzante di consumare l’esistenza.il “CONSUMISMO”. E TUROLDO, Mamma hai la bocca piena di terra. Radici ora ramificano dagli occhi dal cuore che ci offriva il pane in silenzio. E tremavi tutta
    per la nostra pena di fanciulli oramai adulti , di fanciulli ancora soli e poveri. La casa e deserta d’allora, la corte tutta un disordine e nulla e’ mutato dell’esistenza avara.Occidente vicino a morire per abbondanza di cose inutili.E gli uomini, corpi appena dal ventre sazio,o corpi oramai avvelenati, e altri disfatti dalle torture. E tu, missionario, che fai a Johannesbug a Hong Kong a Teheran? Ritorna indietro e distruggi le croci d’oro.Il tempo oramai è compiuto né serve alzare le barricate: i fuochi già ardono dal cuore delle capitali nere. E’ tardi è tardi vicario di Cristo, neppure tu potrai più disarmare la collera dei poveri. Turoldo a LEOPARDI ANIMA MIA. O SENSI MIEI POESIE 1948-1988. Hegel afferma che la filosofia è lo studio della sua stessa storia.la ricerca dell’assoluto.”la civetta di minerva comincia il suo volo soltanto quando scende il crepuscolo” L’assioma portante del pensiero filosofico hegeliano che percorre tutta la storia della filosofia: “Non si può comprendere nessuna porzione del mondo se non la si vede sistemata nel complesso dell’universo”.Di conseguenza il tutto è la sola realtà.E allora vi è da dire come mai che conoscendo il tutto e il particolare, in questi ultimi tre secoli non si è riuscito ad raddrizzare il “LEGNO STORTO DELLA UMANITA”? Come mai civiltà diverse dalla nostra ma ricchissime di cultura e filosofia come quella Asiatica per esempio ancora si fatica a collocarla nel Mosaico pur nella straordinaria ricchezza della diversità nell’unità del tutto? Bertrand Russell nel suo monumentale lavoro la SAGGEZZA DELL’OCCIDENTE nell’epilogo tra l’altro afferma:le due civiltà quella Orientale e quella Occidentale sono “cresciute isolate”ma l’occidente ha una sua particolarità fin dalla nascita della sapienza “greca” la “simbiosi” tra sapere filosofico e quello scientifico l’egemonia quindi negli ultimi 26-27 secoli del pensiero scientifico-tecnologico Occidentale.Sviluppatesi con Galileo e il razionalismo cartesiano facendone di fatto grande strumento di dominio economico-militare sul restante pianeta. Epilogo e apogeo le bombe atomiche sul Giappone nel 1945. Ma oramai alla luce della realtà odierna gli impensabili sviluppi della ricerca scientifica-tecnologica hanno “irradiato” tutti i continenti. Avremmo inanzi a noi sempre più un Universo Orrendo? Drammaticamente uniformato livellato dove il capitalismo-liberista-consumistico selvaggio, in pochi anni cannibalizzerà grandi civiltà come quella Indiana straordinariamente raccontata da Francesca?O quella Cinese? O l’uomo agendo dentro il pensiero filosofico-scientifico “positivo” saprà fare sintesi tra l’improcastinabilità della evoluzione scientifica e sue applicazioni tecnologiche.trovando un giusto equilibrio tra il passato che è storia del presente e il futuro che è il prodotto della evoluzione continua del sapere? Tra qualche decennio rivisitando l’India le sue città ritroveremmo a Pushkar quei profumi e gli animali in libertà la mucca “sacra” girare nel totale rispetto seppur ancora magra a cibarsi di carta e resti? O non la troveremmo in ricoveri pur confortevoli-climatizzati con sistemi rinfrescanti moderni, messa a produrre dentro la filosofia Occidentale dell’animale super “tecnologico”? E l’uomo costruì l’animale a suo uso e consumo. L’India come sappiamo è il primo produttore di latte al mondo.Bovino,Caprino e Ovino. le donne hanno un ruolo strategico in questo straordinario sviluppo della zootecnia,per impegno e professionalità, come il movimento cooperativo svolge un grande ruolo nella intera figliera produttiva fino al consumo. L’India tra non molto supererà per abitanti la Cina, Avremmo concentrati in soli due paesi oltre tre miliardi di persone con una notevolissima scolarizzazione. l’india è il primo paese in assoluto nel “creare” oltre trecento mila ingegneri ogni anno.Oramai il “centro del mondo” è altrove Non più in Occidente, in Europa la classe dirigente dei paesi che la compongono con la loro insipienza e inadeguatezza filosofica culturale la stanno relegando a piccola provincia che attualmente produce solo il 10% del PIL mondiale.Eppure l’Europa se diventa federale e unita e sa dotarsi di una classe dirigente degna della sua storia migliore, può ancora esercitare un ruolo non secondario ma da protagonista sul futuro del pianeta, e incidere positivamente sulla storia di miliardi di creature umane.Questa è la grande sfida che riguarda tutti e il capolavoro narrativo-poetico di Francesca ci sia stimolo e guida.Consapevoli che la grande tradizione filosofica-culturale religiosa dell’India che include come ci ricorda Panikkar armoniosamente Induismo-Cristianesimo-Buddismo, e le forme più alte e nobili del sincretismo religioso e spirituale. porti le forme e strutture produttive della “modernità”indispensabili per dare cibo e sfamare il mondo, ad essere armonicamente rispettose dell’antico e immutabile rapporto tra l’uomo l’animale e l’ambiente. Un grazie infinito cara Francesca per questa tua ulteriore perla di saggezza letteraria domenicale. Un caro saluto” Vittorio da Rios

    Ultimi Articoli

    Mamas e fillas

    Aspettando gli Avi

    Malarazza

    Il tredicesimo apostolo

    Archivio

    Tag