Quando zia cantava le ninne
la zia della campagna, la zia santa
non mi reggevo in piedi.
Ora è lo stesso
cado di continuo
e vorrei cantato le ninne
per dormire
Per questa notte, ché non sia insonne, uno sprazzo di versi di Emilio Nigro, dalla racconta Edipo in fuga. “Versi d’esilio su quell’allontanarsi per necessità di sopravvivenza che inevitabilmente sporca lo sguardo sul mondo”…
Di poesia, mi disse qualcuno che di poesia s’intendeva, non importa saperne.. la poesia si riconosce. E io l’ho riconosciuta… nel tremore profondo che questi versi mi danno. Tremore che stasera trasmuta in nostalgia di pianto. Vorrei leggervele tutte, le poesie di Emilio Nigro… il loro sapore di vita, raccolta in segni, grumi, palpiti, ponti… e cogliere l’invito: “Che ti venga voglia di uscire/ dopo avermi ascoltato” .
Emilio Nigro “Edipo in fuga” Edizioni LES FLANEURS