E sono piaciute davvero molto le poesie dei ragazzi di Giovanna Cantoni… il sogno di Davide… lo scrutare, nella mente di una farfalla, di Mara, … Lauretta Chiarini, che è autrice di racconti per bambini, ha scritto per dire che sono parole che non è possibile commentare… parole così, si può solo ascoltarle, leggerle e rileggerle… e allora ecco ancora, “Non” di Rachele.
“Non scrivo / Non parlo/ Non cammino / Non canto / Non chatto / Ma sogno/ E vivo./// Non scrivo / Non parlo/ Non cammino / Non canto / Non chatto / Ma amo / Sogno e sono viva./// Non scrivo / Non parlo/ Non cammino / Non canto / Non chatto / Non amo / Non sogno / Sono viva / E SOLA”.
Poesia di Rachele,che Giovanna Cantoni ha incontrato in una classe dove gli alunni imparavano a utilizzare il computer… Poesia di Rachele, che non sa parlare, ma a suo modo porgendo quelle righe composte al computer le ha sussurrato: davvero ti piace?
E Lisa, che scrive: “C’era una bambina / Piccolina / Era molto bella / E un po’ grassottella. / Non aveva le gambine. /Ma solo due ruotine. / Correva qua e là / E batteva tutti in velocità./// Un giorno s’innamorò / E le sue gambe cercò / E non le trovò./// Andò dalla fata Ditiramba: / “Fata, per favore, mi dai una gamba?” / “Non te la do / Perché non ce l’ho”. ///Andò dalla fata Tricolore: / “Fata, fammi passare l’amore”. / “L’amore passa solo con la fata Dolore”./ Andò dalla fata Dolore: / “Bella fata, mi fai passare l’amore?” ///“L’amore è già passato / Perché lui se ne è andato / A cercare una bambina / Senza ruotine, / Ma con due belle gambine”/// (…)
Lisa, che come tutte le ragazzine sogna l’amore. E chiede rispetto e opportunità, come lo chiedono tutti i ragazzi delle poesie che Giovanna Cantoni, correndo su e giù per le scuole di tutt’Italia, affacciandosi in tutte le scuole, con il suo lavoro di ispettrice, ha raccolto negli anni. Poesie dove a volte, anzi spesso, si affaccia il tema della morte. Tema grave, per un ragazzino. Eppure, eppure, ci spiega Cantoni, non è mai un pinagersi addosso, per questi ragazzini pieni di dignità, che anche parlando della morte sanno essere sempre dolci, mai disperati… sanno, loro, come tutto fa parte della vita. Loro… che alcuni già non sono più… Questo libro che tutte le poesie raccoglie, è un grande dono che Giovanna Cantoni, con i suoi ragazzi, fa a tutti noi. E Lauretta Chiarini, che il libro è subito andata a comprare e ha letto scrive: “Un testo che avrebbe meritato più attenzione, come giusto. Bello, umano; alcuni brani (tutti?), incantevoli. Ma come tanti altri testi, fatti di vita vera, di amore, di diversità e uguaglianza, non trova posto sugli scaffali occupati dalle ricette di qualche soubrette (e non intendo certo le soubrette che hanno fatto il teatro e la televisione italiana in altri tempi) o dai pensieri profondi di Vespa. De Andrè avrebbe detto: “Per quanto voi vi crediate assolti, siete lo stesso coinvolti…” Comunque, un libro davvero interessante: lo passo a un po’ di insegnanti.