“Sognavamo nelle notti feroci / Sogni densi e violenti / Sognati con anima e corpo: / Tornare; mangiare; raccontare. / Finché suonava breve e sommesso / Il comando dell’alba: / “Wstawac”: / E si spezzava in petto il cuore. /(…)” . Nella Giornata Mondiale della Poesia, i versi di Primo Levi. Pensando ai prigionieri di ogni tempo. Ai prigionieri di questo nostro tempo, e di questo nostro paese. Ai quattordici suicidi di questi primi mesi dell’anno. Alle morti “sospette”, di violenze oscure. Chiuse alla vista, di noi “innocenti e liberi”, di qua dalla riva. Buona primavera… (Primo Levi, Ad ora incerta, Garzanti 1990)