Passando, domenica scorsa, qui dietro casa, a piazza San Giovanni. Sorpresi da una sorta di assemblea, sul lato opposto della Basilica, ai piedi della statua di san Francesco. Giovani, soprattutto giovani seduti in terra ad ascoltare interventi. Che parlavano, di precariato, di nonviolenza, di diritto alla casa, di diritti… Colpiva, il tono quieto, dei dialoghi intrecciati, sottolineati non da applausi o slogan, ma da un lieve movimento in aria delle mani. Un plauso silenzioso, come frullare d’ali d’uccello. Interventi pacati, ma decisi e lucidi, per quella che poi scopri essere solo l’avvio di un’assemblea permanente che già si svolge, qua e là a brani, nelle piazze di altri quartieri, di altre città. Per elaborare poi, è ‘impegno, proposte concrete. L’inizio di un percorso di democrazia reale? Sembra proprio di sì, e c’è da esserne contenti. A partire da questo inizio di pacifica occupazione, e creazione, di spazio pubblico. Per riprendersi, insieme agli spazi cittadini, un diritto di parola, che sia da ponte al diritto al fare, per ribaltare un sistema in agonia… Già la chiamano Italian revolution... Andate a vedere, fermatevi ad ascoltare… C’è da esserne contenti, e ne sarà stato ben contento anche San Francesco, sotto le cui braccia levate, quasi a protezione e benedizione, si è svolta l’assemblea… San Francesco, sceso anche lui in piazza, con la sua rivoluzione, a chiedere di essere ascoltato… E per chi voglia saperne di più, ed essere aggiornato sugli appuntamenti, intanto “italianrevolution-roma.blogspot.com”.