“Tutti gli alberi, sono angeli feriti”. Firmato, Il filosofo ignoto. Citato da Guido Ceronetti, che premette: “filtrata da non so quali sonorità di estati e di lamento emanate dalle radici dei fatti è pervenuta a uno dei miei cento Timbri questa massima di foglie tenui”. Dall’introduzione alle Ballate dell’Angelo Ferito. Canti e grida. Dal profondo di una voce che, sempre, sembra urlare nel deserto.