“Senza lasciare segni / la passione ha avuto il tempo di morire /dentro a un letto tarlato dalle notti più fredde // Ho posato la testa su guanciali d’autunno / lasciando che le musiche i colori / i desideri cadessero come foglie / e i fantasmi giocassero con i silenzi...”
Sentito? La Penelope di Grazia Frisina. Ritorna dal passato per urlare l’abbandono e vomitare le ferite del tradimento. Si veste, questa nuova Penelope, di una nuova veste, per smentire chi la vuole ancora e per sempre in attesa, ingoiando lacrime… la Penelope che chissà quando impareremo tutte a essere… Ascoltate, ancora: “Non voglio più conoscerti / Non c’è posto per i tuoi ormeggi – Neppure nel cuore / Qui – Sei straniero nel mio porto / Torna là dove hai sparso i tuoi semi / da cui mai coglierai i frutti // E’ questa l’ora delle tue lacrime / Anche delle tue lacrime”
Ascoltando, e prendendo appunti, da “Questa mia bellezza senza legge” Sassoscritto Editore