Iraq, ancora una strage a Bagdad. Titolano oggi alcuni notiziari. Riaprendo squarci sulle vicende di un paese che, se non quando magari illuminato dai bagliori di un’esplosione, sembriamo tutti dimenticare. Per aiutare a non dimenticare, e a capire di più, il sito Osservatorio Iraq (www.osservatorioiraq.it, da oggi fra i siti consigliati, accanto, nel blogroll). Come nasce? Dalla consapevolezza che la prima vittima della guerra sia la verità. E che anche per i media più attenti è difficile trovare informazioni nei teatri di guerra, mentre “la tirannia dell’audience” fa accentuare le informazioni sugli scontri bellici piuttosto che approfondire le analisi sui processi sociali e politici. Nato per parlare dell’Iraq nel momento in cui si è avviata la normalizzazione dell’occupazione militare (2004, con l’annuncio americano della fine del conflitto), l’Osservatorio oggi allarga il suo sguardo all’intero Medioriente. Insomma, per sapere del Medioriente che non fa notizia. www.osservatorioiraq.it