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    Mamas e fillas

    E’ sempre con gran piacere che scorro le opere di Pietro Basoccu. Medico pediatra, fotografo, nato in terra d’Ogliastra, sempre ci regala straordinari racconti d’immagini. Immagini che, attraverso volti della sua terra, compongono racconti di vite, di pensieri, di gesti ogni volta restituiti alla bellezza, ogni volta di universale verità.

    E adesso mi arriva la sorpresa di quest’ultimo lavoro, Mamas e fillas. Che sono ritratti di mamme e di figlie … accompagnate da tessiture di versi, di Anna Cristina Serra. Ritratti, rigorosamente, come sempre, in bianco e nero…

    E sono soprattutto avventura di sguardi. Se lo sguardo sempre svela chi si ha di fronte… luogo dove scivolano i ricordi… e per quanto lontani, li vedi tutti, quei ricordi, che si fanno strada, fra passato e proiezioni di futuro… passando per l’istante del presente che Pietro Basoccu cattura. Rinnovando qui, fra mamme e figlie, un patto antico.

    Scorrendo questi volti di donne, ho pensato, forse anche suggerita dal ritmo dei versi che li accompagnano, a una danza… e mi viene in mente “la danza delle grandi madri”… ricordate? … le donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés entrate nell’età matura, pronte a dar prova della loro ricchezza spirituale…

    E mannaggia che nella confusione della mia libreria non trovo il libro! Avrei voluto regalarvene brani, immagini dettagliate… ma ben ho in mente l’immagine di un matrimonio, dove, tradizione di non ricordo quali genti, la scena viene occupata proprio dalle madri e dalla pienezza di una loro danza, con la quale quasi rapiscono e “testano” lo sposo, la sua energia, le sue capacità, prima di consegnarlo alla sposa… Che è ancora dono di vita, che la figlia accoglie… E quanto sono grandi le madri… Solo un episodio di una danza che dura tutta la vita… anche quando è danza intorno alla morte… 

    E non posso che pensarlo con il cuore che si stringe (scusate ma da più di tre lustri non mi nutro di animali…) guardando la foto dell’anziana donna e della figlia ai lati del tavolo del sacrificio di un capretto… Ca movit sèmpiri in tundu /sa retza  de custu mundu…   Inizia a girare sempre in tondo /il labirinto di questo questo mondo /metà per ciascuna / si condivide il viaggio./ L’agnello trattiene/numeri e vento /nella brezza del crepuscolo… il canto di Anna Cristina Serra…

    Ancora una breve riflessione sugli sguardi che le foto di Basoccu sempre ci fanno incontrare, che sono ricchezza che stiamo perdendo. Eh sì! ci avete fatto caso? Come sono sfuggenti e lontani e sguscianti gli sguardi, nella vita tutt’intorno, spesso rubati dall’altrove di marchingegni elettronici…  Allora fermiamoci su questi sguardi altri che ancora Pietro Basoccu ci regala, che sono offerta di sé, ma anche invito a offrirsi … e accogliamolo questo invito, prima di perdere del tutto quella ricchezza

    Mamas e fillas” foto di Pietro Basoccu, poesie di Anna Cristina Serra. Soter editrice

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