Un tratto di verità, chissà, nelle parole di un “grande” che tanto e in tanti modi ha amato. “Stupisco nel vedere formarsi di nuovo ( nonostante un abbandono che tanto eguaglia quello della morte, un’umiltà che supera quella della sconfitta e della preghiera) quel complesso di dinieghi, di responsabilità, di promesse: povere confessioni, fragili menzogne, compromessi appassionati tra i nostri piaceri e quelli dell’altro, legami che sembra impossibile infrangere e che pure si sciolgono così rapidamente”. Stupori di Adriano, che Marguerite Yourcenar ha svelato per noi.