“Più nessuno mi porterà nel Sud. / E questa sera carica d’inverno / è ancora nostra, e qui ripeto a te / il mio assurdo contrappunto / di dolcezze e di furori, / un lamento d’amore senza amore”.
Quasi dimenticata, che strano. Eppure per molto tempo è stata nascosta, nelle pieghe di un diario, o ricopiata in una pagina d’agenda, la prima o l’ultima, scegliendo, anno dopo anno. Segreta verità, che forse ancora fa paura. Nel lamento per il Sud, del pianto di Quasimodo…