“May, sono infelice / Freddie, sono infelice / Oh, voi tutti, tutti voi casuali, in ritardo, / quante volte avete pensato di pensare a me, / senza che lo faceste, / oh, quanto poco io fui in ciò che siete, quanto poco, / quanto poco…”. Un morso di poesia, di Alvaro de Campos, di Fernando Pessoa. La verità, forse, quella affidata al più segreto, al più amato, al più feroce, di uno degli altri sé.