Un pensiero, alle terre dell’Emilia, di cui non si parla quasi più… un pensiero a quelli per cui il terremoto ha portato disagio su disagio… in una terra comunque laboriosissima…, e che dove è stato possibile neanche per un istante si è fermata. Come accade alla Vecchia Orsa, a Crevalcore, in provincia di Bologna, una cascina che è un birrificio, dove lavorano molte persone con disagio psichico. Roberto Poppi, uno dei soci fondatori della cooperativa Fattoriabilita’ che ha messo in piedi questa attivita’, mi ha raccontato… della stalla che faceva da magazzino e che adesso non è più utilizzabile, dove il tetto, cadendo pezzo a pezzo, ha seppellito i fusti, il frigo dove si conserva il mosto e migliaia di bottiglie… è crollata, racconta, anche la casa dei Clementel, che quest’azienda per primi hanno voluto… Ma le persone che qui hanno trovato lavoro, non hanno mai smesso di presentarsi alla Vecchia Orsa… qualcosa da fare c’è sempre. E l’importante, racconta Roberto Poppi, è che si manenga vivo l’impegno, la speranza che tutto possa riprendere come prima, e presto… soprattutto per le persone per le quali questo lavoro era stato pensato. Il problema del frigo è stato risolto già nei primi giorni dopo il terremoto, sostegno e aiuti arrivano anche, e soprattutto forse, dal mondo dei birrai, di quelli che la birra la fanno artigianalmente, come succede alla Verrchia Orsa… e qualcosa ogni giorno, sempre si continua a fare… Il lavoro… non è meno importante del resto… soprattutto per chi ha un disagio, non è tanto una questione economica, quanto un fondamentale punto di riferimento, una terapia, anche…, uno dei nodi intorno al quale si ricostruisce e costruisce la propria identità… Tanti auguri dunque alla Vecchia Orsa, e ai tanti che cercano di non fermarsi…