A proposito di fingimenti, ma senza poesia. A proposito di maschere che cadono. Ieri, un anno fa, un casco da pompiere, oggi, un casco antisommossa. La vignetta di Vauro, questa mattina su Il Manifesto, commenta così la brutta pagina di ieri, l’inimmaginabile trattamento riservato ai cittadini dell’Aquila, venuti a Roma per raccontare la verità della loro città abbandonta. Abbandonata e tassata, chiusa la parentesi dei sorrisi in vetrina per il G8, dopo l’enfasi della consegna di chiavi delle new town. New town, come suonano male queste due parole, oggi che la città vecchia è tutta qui, a gridare la sua agonia… Dopo i sorrisi e la retorica, dunque, manganelli di rabbia. Manganelli… anche questa, brutta parola per un brutto oggetto. Ombra del tempo che pensavamo alle spalle… Azioni di contenimento, si chiamano, comunque, oggi. Stringono il cuore le parole del sindaco dell’Aquila, a Roma, insieme alla sua gente a prendere botte: “Non meritiamo di essere trattati così”. Già, almeno un pò di rispetto per i terremotati…