Daniela Morandini ci parla di un bel progetto itinerante di inclusione sociale, “Dal papiro alla scrittura”.
E grazie a Università Suor Orsola Benincasa, Cooperativa Aecora Sarni, Editore D’Amato, Parco Archeologico di Ercolano… che insieme l’hanno voluto e realizzato.
“A Sturno, vicino ad Avellino, è in costruzione una macchina del tempo. Sembra una roulotte, poggia su un carrello e pare discendere da antichi marchingegni teatrali. Attraverserà la Campania, racconterà la storia dal papiro alla scrittura, e trasformerà gli studenti in autori.
Il viaggio comincia da Ercolano, dalla Villa dei Papiri e dalla sua biblioteca, sepolti dal Vesuvio nel 79 d.C. . Sono quasi duemila rotoli che, in greco e in latino, trattano di filosofia e di Antonio e Cleopatra. Molti sono carbonizzati, ma molti altri parlano ancora.
La macchina di Sturno racconta questi segni e modifica la sua forma per illustrare l’evoluzione del libro. Una pedana si abbassa e diventa un palco, quasi un teatro per portare in scena la pagina scritta. Una parte laterale si alza e si trasforma in monitor, quasi un cinema. E’ uno schermo bianco per leggere e narrare. Qui verrà proiettato anche l’ultimo lavoro di Cristian Izzo: la fiaba di quei bambini che, durante un temporale, riusciranno a salvarsi in un camion carico di libri.
Nei laboratori collegati a questo congegno, maestri ed immagini commenteranno pergamene e tavolette di cera. Spiegheranno codici e caratteri mobili, carte ed e-book facendo attenzione soprattutto a chi vive condizioni particolari, come, ad esempio, chi ha disturbi dello spettro autistico.
Da una scuola all’altra, da Salerno a Caserta, questa macchina del tempo si trasformerà anche in tipografia. Gli studenti, non più solo lettori, potranno scrivere, impaginare, e pubblicare il proprio libro, usando tutti gli strumenti dell’editoria, persino una stampante braille. Perché i libri non escludono nessuno”.
Daniela Morandini