Volando verso Dublino. Dopo un viaggio nel segno dei bambini. Un nugolo vociante che affolla l’aereo. Biondi, azzurri, rossi, bellissimi. Odore di futuro. Eppure la prima suggestione, a terra, arriva dal passato. Dai 200.000 antichi manoscritti della Long Room, nella Old Library del Trinity College. Dalle mani inguantate d’azzurro di tre giovani donne che, come senza neppure sfiorarli, poggiano preziosi testi lassu’ in alto. E chissa’ come, ritorna una pagina dell’Autodafe’ di Canetti, e l’immmagine di altre mani di donna coperte da guanti per non offendere i libri… Piu’ avanti il legno di salice della piu’ antica arpa irlandese. E “volgendo l’oscurita’ in luce”, le incredibili miniature del Libro di Kells. Manoscritto del nono secolo. Copia dei quattro vangeli straordinariamente decorata.
Alcuni versi, di un monaco irlandese. “I and Pangur Ban my cat/ ‘Tis a like task we were at:/ hunting mice is his delight,/ hunting words I sit all night…”
“Io e il mio gatto Pangur Ban/ lo stesso compito eseguiamo:/ lui a caccia di topi lieto corre intorno/ Io a caccia di parole sto seduto notte e giorno…”