Casa dolce casa.
I bambini zingari vivono nelle baracche, mentre io vorrei che avessero delle case, case dolci case. // Che avessero un divano, una televisione affacciata sul mondo ed una radio oer sentire che la guerra è finita. // Perché noi abbiamo una casa e loro no? Io vorrei che avessero una casa con un camino, che possa riscaldare il loro cuore immenso.
Alessandro Rezk.
Un testo, dall’opera collettiva in questi giorni al Quirinale composta, per la mostra “Noi, Italia”, dalle persone (disabili) che frequentano i laboratori artistici di Sant’Egidio.
a proposito di raid, a proposito di delirii, a proposito di Torino e di fanciulle spaventate, di accuse bugiarde, pescate nell’anima buia di questa terra…