basterebbe che…. Vittorio da Rios, molte domande e qualche indicazione da seguire….
“Basterebbe che nel momento della nostra esistenza più potente e totalizzante, “la vita che ti scoppia dentro” vale a dire la gioventù, si aprisse come un veloce “Flash una illuminazione”su come sara la prossima stagione della vita; la vecchiaia, l’irreversibile processo decompositivo della nostra struttura biologica-intellettiva. Cosi capiremmo la straordinaria e irripetibile stagione rappresentata dalla gioventù. Destrutturando tutti gli elementi che concorrono spesso a rovinarla se non a comprometterla. E la vanità tipica dei narcisi femminili quanto maschili è “malattia” spesso mortale. Non entro nel merito delle motivazioni e costruzioni psicologiche, della componente predisponete al “narciso”. Mi limito a rilevare che questa seria e “mortale” malattia cosi ben descritta da Francesca è assai presente nella società contemporanea e che si manifesta in svariate forme. Non vi è solo quella “classica”, la bellezza del corpo, quindi pretendere l’introvabile Principe Azzurro, o l’introvabile Principessa, ma si manifesta per esempio nelle attività economiche, per non parlare poi delle espressioni intellettuali-artistiche, e dei Narcisi filosofi e teologi. Come si vede il narciso è espressione di un pensiero e di essere uomo e donna debole anzi oltre che debole deleterio. I narcisi loro malgrado e spesso inconsapevolmente sono responsabili dei cataclismi che hanno devastato l’umanità, causando guerre, stermini, per incontenibile brama di possesso, sete insaziabile di potere, onnipotenza… sono alcune delle componenti mortali del narciso. Ma d’altro canto una società come la nostra dove l’apparire e il consumare,”valgo se possiedo” spesso cose non solo inutili ma effimere nella loro durata, è assunto a valore assoluto dentro una terribile logica di dominio di pochi nei confronti di masse sempre più drammaticamente ignoranti e plebee non abbisogna di una moltitudine di narcisi devastati dal culto del corpo perfetto, dal telefonino di ultima generazione, dal vestito griffato dalla macchina di prestigio ? Il capitalismo post industriale espressione del neoliberismo più selvaggio e violento non abbisogna dei moderni e moderne narcisi? Grazie cara Francesca per averci condotto dentro il labirinto narcisistico che ahimè ognuno di noi gelosamente possiede e custodisce.e che ancora ci impedisce di essere donne uomini totali e autentici quanto limpidi e onesti nelle varie espressioni che la vita ci ha chiamato a svolgere, oltre tutte le devastanti vanità. Un caro saluto.” Vittorio da Rios