Salutando Berlino, vent’anni dopo, vent’anni fa… ”
Schonefeld, l'aeroporto di Berlino est, da dove la vecchia nomenclatura partiva per Mosca. I voli da Tegel, all'Ovest, sono tutti pieni. Nevica. I due soldatini armati alzano la sbarra e accennano un saluto militare. Vecchia abitudine. Nessun controllo. Il rigore delle loro divise prussiane adesso stride con le loro facce. Avranno vent'anni. Sono belli. Passiamo dalla sala d'aspetto. Le pareti verdine, i lampadari metallici, le poltroncine anni cinquanta. Qualche mosaico con le tessere staccate. Tutti colorini stinti,grigini, che fino a poco tempo fa cercavano di darsi un tono. Moderno, solido,socialista. Dall'Ovest hanno appena scaricato una macchinetta automatica per la Coca Cola e uno striscione rosso: Frohliche Weihnachten und ein Gutes Neues Jahr, felice Natale e buon anno nuovo. L'aereo e' c'e' gia'. E' un vecchio Tupolev, dell'Aeroflot, la compagnia di bandiera sovietica. Tra pochi secondi si torna in Occidente. Aufviedersen". Daniela Morandini, Berlino 1989 Appunti