Vittorio da Rios…. ancora una lezione. Tutta da leggere..
“E allora inanzi al collasso morale etico e civile, in cui siamo precipitati appaiano drammaticamente attuali quanto lapidari da scuoterci nel profondo della nostra essenza i versi di Padre Davide Maria Turoldo. DIO PERFINO I BAMBINI? SEMPRE E OVUNQUE I BAMBINI SACRILEGHE VITTIME DI NOSTRI ORGOGLI DI ADULTI:MA FORSE TUTTI I SOLDATI SONO BAMBINI: I SOLDATI NON SANNO NON DEVONO SAPERE, E’ TOLTA LORO LA RAGIONE…ORA PER I BAMBINI DELL’IRAN IL FORNO E’ GRANDE COME IL DESERTO: UN DESERTO IN FIAMME… BAMBINI, UN DIO,CERTO UN DIO VI ACCOGLIE MA NON IN QUEL FATUO PARADISO DEL VOSTRO MOSTRUOSO SANTO DI QOM.( PERCHÉ QUESTO DIO, IL MIO DIO NON INTERVIENE AVANTI L’ASSASSINIO? PERCHÉ NON UCCIDE TUTTI GLI OMICIDI?) … E VOI DISTRUGGETE GLI ALTARI DI TUTTI I “MILITI IGNOTI”, GLI ALTARI DELLE PATRIE.DOPO I BAMBINI DEL VIETNAM,E I BAMBINI DEL SALVADOR E QUELLI DI TALL-EL-ZAATAR … E ANCORA I BAMBINI DI BEIRUT; NUBI DI FANTASMI BIANCHI CHE VELANO IL CIELO…UOMINI, DENTRO NON AVETE CHE MORTE MORTE CHE VI CIRCOLA NEL SANGUE, MORTE NEL CUORE NEGLI OCCHI NELLE MANI… POLVERE DI MORTE LE PAROLE MORTE NEGLI SCAFFALI, NEL PANE CHE MANGIATE. GIORNI E STAGIONI DI MORTE,ANCHE I BAMBINI HANNO LA MORTE IN FACCIA, TUTTI ASSASSINI,DA ANNI DA MILLENNI DA OLTRE I MILLENNI. UOMINI MORIRETE DI MORTE… Oggi appare quanto mai urgente riformulare quella antica domanda metafisica quanto banale e sciocca come rileva Cacciari; non tanto che cosa è “l’uomo” ma cosa se tu uomo, cosa vuoi “essere”,” che compito ti sei dato.Qui est tu uomo” come costruire la seconda “natura” (Hegel) dopo l’uscita dalle viscere di tua madre.Dalla analisi sconfortante del percorso storico fatto dall’ominide fin dalle prime traccie rinvenute emerge prepotentemente l’uomo ” Lupus rapinatore e assassino, anche se ancora inconsapevole dell’essere tale, non ancora maturata la razionale cognizione dell’agire per uccidere; ne è emblematico esempio Caino che non sapeva uccidere in quanto agricoltore mentre suo fratello Abele allevatore uccideva pecore e capretti.In un gesto d’ira contro Dio che non gli aveva protetto il raccolto, si adirò contro il fratello Abele colpendolo come lui faceva con gli animali alla testa.Poi visto il fratello cadere si inginocchiò attendendo che il sangue rientrasse da dove era uscito.Solo allora capi di aver ucciso.Il concetto del morire stesso come acquisizione della nostra irreversibile finitezza biologica, è apprendimento successivo rispetto alla plurimillenaria apparizione dell’uomo sapiens-sapiens, ne le successive evoluzioni culturali dell’uomo sapiens che ha determinato con la nascita della sapienza greca antica da Talete Socrate,Platone Aristotele Pitagora ecc notevoli sbalzi in avanti nella acquisizione della componente razionale del comprendere il circostante quanto il cosmo, e poi la scoperta della soggettività, la costruzione del sapere Filosofico e Scientifico.Grandi vette del conoscere raggiunte pur tuttavia dentro il recinto del pensiero speculativo allo stato puro. Ci volle la venuta al mondo del messaggero il Cristo storico che non solo insegnò l’agire “secondo coscienza”, ama il tuo prossimo come te stesso, che l’altro è te stesso, e dentro questo paradigma, di amore universale, predicò la costruzione di un nuovo “regno” un ordine diverso dall’esistente occorre quindi agire tradurre il sapere teorico in concretezza operativa sul quotidiano sulle strutture “dell’ordine” costitutivo del potere egemone. Fatti evolutivi del pensiero umano successivi alla venuta del Cristo, succedutosi nei secoli dall’umanesimo, all’illuminismo fino all’oggi non ha impedito che l’ominide Lupus prevalesse nel evolversi del processi storici.Guerre,genocidi, massacri determinati da eserciti e “macchine” per determinare lo sterminio, la rapina, l’uccisione dell’altro. L’ominide assassino continua il suo devastate percorso letale e mortifero. E allora come se ne esce? L’ominide nato con la rivoluzione del neolitico nel suo sviluppo fino all’era moderna rimarrà lupus letale? Gemito dei viventi e silenzio di Dio vien da dire dentro un paradigma di fede? La ragione armata della maggioranza dei teologi mantiene il Dio dell’ordine in questo granello di sabbia chiamato terra, e ci ritroviamo come zingari sperduti nello spazio infinito. Abbandonandoci alla memoria antropologica della specie umana siamo gli ultimi eredi di milioni di storie della specie vivente ecatombi enormi di esseri scomparsi.Tuttavia nonostante questa nostra tragica e consapevole finitezza, sperduti nel mare infinito della storia, rimane la condizione dell’uomo lupus rapinatore assassino anche con vestigia della modernità e oramai della post modernità figli dell’era atomica.Primo Mazzolari nel suo capolavoro: Tu non uccidere afferma: Quando si tratta di guerra pare che non ci sia niente di criminale: tutto viene verbalmente giustificato dalla necessità della guerra. Il Dio fin qui costruito è una cifra ideologica dell’ordine come ci ammonisce Balducci? Gli atei avevano ragione nel negare questo Dio, i teologi della ragione armata ne facevano un garante dell’ordine e essi ne vedevano il disordine.Noi abbiamo vissuto riprendendo Balducci dentro il paradigma dell’ordine moderno immerso nella comune stoltezza.Quanti milioni di vittime innocenti infanzia compresa ogni anno muoiono per mantenere questo tragico disordine che altro non è che il perpetuarsi “dell’ordine” di una ristretta minoranza mantenuto da un esercito di trenta milioni di uomini? Quei volti di bambine e bambini apparsi nel bellissimo racconto di Francesca ci pesano nella nostra coscienza. Come gli adolescenti che scavano a mani nude nelle miniere a cielo aperto di Cobalto in Congo. Come i milioni di creature molta carne “fresca” in vendita nei mercati del sesso a basso costo nei paradisi per pedofili.raccontati nei suoi capolavori da Silvestro Montanaro quando era in RAI con cera una volta. Un caro saluto” Vittorio da Rios.