Sfogliando, ieri sera, prima di addormentarmi, la raccolta di poesie di Piera Mattei, e fermandomi ai versi che danno il titolo alla raccolta, “Le amiche sottomarine”, appunto… incontrando dunque sirene. Sirene, nella loro veste dolente e umida. Incontrando, dunque, ancora una volta, la nostra natura più profonda… in specchi d’acqua nera… Ecco, gli ultimi versi: ” (...) oggi -sebbene da diverse foci – / ci ritroviamo / nella città sottomarina, dolenti / di quel gran peso che ci tiene / giù a vivere con altri affogati / come fossimo vive // eppue, vedi, ancora agili / vestite di iridate squame / nuotiamo al gran fondo che riflette / un’immagine nitida nel buio”.
Difficile aggiungere parole … un invito, piuttosto, ancora a riconoscere, guardandosi intorno, guardandosi dentro, iridate squame… “Le amiche sottomarine”, dunque. Passigli editore. La sirena del disegno è di Cristiano Morandini