“Duddits non l’avevano incontrato a scuola perché lui non andava alle medie di Derry, bensì alla scuola speciale, nota ai ragazzi del luogo come “l’Accademia dei rinco” oppure “la scuola degli scemi” (…) I ritardati escono alla loro stessa ora, ma gran parte di loro va a casa con la madre sull’autobus speciale… alcuni ritardati più evoluti che hanno il permesso di tornare a casa da soli passano cazzeggiando con le loro strane espressioni perennemente perplesse. Pete e i suoi amici li guardano senza vederli, come sempre. Sono parte del paesaggio”. (da L’acchiappasogni di S.King).
Un brano. Me lo invia dalla sua riva Gabriella La Rovere, colpita, dice, dall’idea che le persone disabili possano essere trasparenti, quasi ignorate, delle cose facenti parte dello sfondo. E’ ancora cosi’? si chiede e ci chiede Gabriella. Spesso lo è… ci risponde e si risponde.