Ricordate la cascina Macondo? la casa di Anna e Pietro, nati come artisti di strada, e che adesso animano la cascina sul limite della campagna, fra Torino e Asti… che è sede dell’associazione di promozione sociale, da loro fondata, ricchissima di iniziative e di attività, pensate per aiutare a svelare le capacità e la bellezza che è in ognuno, e che avolte rimangono imprigionate dentro… Le attività lì in cascina sono davvero tante, se ne era parlato, ma il cuore di tutto rimane la poesia… e l’invito oggi è a partecipare a questa loro bella iniziativa: Il concorso internazionale di poesia haiku in lingua italiana, quest’anno arrivato alla dodicesima edizione…
Per l’iscrizione c’è tempo fino al 31 maggio e tutte le spiegazioni e i termini del concorso sono sul sito www.cascinamacondo.com., dove vale la pena comunque di affacciarsi un attimo. Per scoprire, fra le tante iniziative, che lo spirito, anche affabulatore, degli artisti di strada è sempre lo stesso… Come ben fa intendere il logo di Cascina Macondo: un veliero, che ha le vele di foglie e naviga su un mare di sassi e foglie. Nato dall’immagine di una vecchia copertina di “Cent’anni di solitudine”… come non ricordare il veliero su un fiume in secca… e i sogni, per ciascuno di noi, nati da lì… Sono state aggiunte delle foglie, mi aveva spiegato Pietro, Pietro Tartamella, e l’idea di un vento lieve che sempre, ancora, spinge a viaggiare, per ritrovare il filo delle parole…
Con il gioco degli haiku, il ritorno del linguaggio alla sua essenza pura…