Dialogo breve tra un Angelo con il cappotto e un Boia con la valigia di Daniela Morandini:
Nota introduttiva: Un Angelo e un Boia parlano seduti a tavolino. Un coro muto di angeli con cappotto, in secondo piano, osserva seduto. Un cartello indica che sono 335.
ANGELO Buonasera.
BOIA Buonasera…
ANGELO Prego, si accomodi..
BOIA Danke…grazie.
ANGELO Non si incomodi a tradurre, comprendiamo … Anche lei con la valigia…Un suo amico scappò in una valigia…(…)
BOIA Io non scappo .Qui ci sono i ricordi della mia vita. Sa, ho appena compiuto cento anni…
ANGELO Non tutti ci arrivano…Ma allora ricorda?
BOIA Certo, ricordo. Il freddo , la fame, le bombe, la guerra… Dovrebbe essere proibita per legge, la guerra.
ANGELO Lei era lì, dall’altra parte…
BOIA Ho visto morire i miei uomini…e anche tanti altri…il freddo…la fame…le bombe… Dovrebbe essere proibita per legge , la guerra.
ANGELO Quale legge? La sua ? Ricorda? Eravamo trecentotrentacinque…
BOIA Chissà quanto avete patito… come tanti altri, del resto…insisto, dovrebbe essere proibita la guerra, per legge.
ANGELO Ricorda quei campi?
BOIA Certo, i prigionieri…ma non vorrà insistere con quella propaganda americana!
ANGELO Perché???
BOIA Perché cosa?
ANGELO Può lasciare la valigia in deposito. Prego, si accomodi.
Gli altri angeli col cappotto si alzano e lo portano via.