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    un invito…

     “Alla rotonda prendi la direzione per ASTI/ALBA. Dopo alcune centinaia di metri incontri un’altra grande rotonda (davvero grande). Qui segui la direzione per RIVA PRESSO CHIERI.  Ora sempre diritto fino alla chiesetta di Borgata Madonna della Rovere con spazio per sostare. Metti le spalle rivolte all’ingresso della chiesetta; sulla destra c’è una viuzza. A 50 metri (secondo cortile) c’è Cascina Macondo di Anna e Pietro. e questa da anni è la casa dove nascono consulènze e laboratòri multimatèrici di manipolazione dell’argilla, affabulazione, scrittura creativa, lettura sinestètica ad alta voce, dizione, danza e percussioni, poesìa, voce, ascolto, per  persone con handicap e disabilità lieve, per bambini, adolescènti, adulti, famiglie…. Oggi siamo qui, nella cascina di campagna, domani potremmo essere in un giardino, in una scuola, sul sagrato di una chiesa, al capolinea di un tram ….  Con tutto il nostro amore per le risorse e le possibilità espressive che il mondo dell’handicap possiede spontaneamente. e noi vogliamo far scoprire la bellezza che le persone con disabilità  sanno produrre con il loro linguaggio verbale quasi onirico. …
    Scoprire la spontaneità e la freschezza straordinaria delle loro parole messe in fila come perle che commuovono e catturano dipanando poesia con naturalezza. La poesia e il mondo immaginifico che l’handicap è in grado di esprimere sono un tesoro e una ricchezza così bella e importante che la normalità si priva davvero di grandi emozioni nel non scoprirla, conoscerla, frequentarla.

    “Grande Spìrito,
     presèrvami dal giudicare un uòmo
    non prima di avér percorso un miglio
    nei suòi mocassini” (…)

    Invito. In una casa sul limite della campagna, fra Torino e Asti, dove ha sede Cascina Macondo, che è  associazione di promozione sociale, ricchissima di iniziative e di attività, pensate per aiutare a svelare le capacità e la bellezza che è in ognuno… ma proprio in tutti… A fondarla ci ha pensato Pietro Tartamella, con la moglie Anna e altri amici, artisti di strada, tutti, dopo aver girovagato per l’Italia con i loro spettacoli e giochi di voci e di colori. E lo spirito, anche affabulatore, degli artisti di strada è sempre lo stesso… Affascinante, come il logo di Cascina Macondo: un veliero, che ha le vele di foglie e naviga su un mare di sassi e foglie. Nato, spiega Tartamella, dall’immagine di una vecchia copertina di “Cent’anni di solitudine” (ricordate? che sogno, che sogni…), il veliero su un fiume in secca… Sono state aggiunte le foglie e l’idea di un vento lieve che sempre, ancora, spinge a viaggiare, per ritrovare il filo delle parole… Le attività lì in cascina sono davvero tante, e l’invito è ad andare almeno a visitare il sito: www.cascinamacondo.com.

    Il cuore di tutto, rimane la poesia e l’affabulazione… e la capacità di svelare la bellezza che le persone disabili sanno esprimere, i loro linguaggi onirici nascosti. Come? Ce lo aveva spiegato Michelangelo come si fa, ricorda Tartamella… Aveva detto, Michelangelo, che scolpire una statua è “semplicemente” togliere dal blocco di marmo ciò che è superfluo… la statua è già tutta lì dentro…

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