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    La favola di Duck

    “In un tempo non troppo lontano…., in un paese Qualunque viveva una mamma con la sua famiglia. La donna aveva un figlio di nome Pepe, che amava tanto e stava per dargli un bel fratellino. Era una mamma felice perché vedeva crescere ogni giorno di più il suo pancione. Il tempo passava e tutto sembrava procedere per il meglio. Si avvicinava il momento di dare alla luce il piccolo Duck”….  Duck nasce, ma ben presto di capisce che qualcosa non va… e la sua storia, la vita di un bambino con una malattia dal parolone difficile, tetra paresi spastica, diventa la “Favola di Duck”,  edita da Arkadia, scritta da Bruno Furcas e Andrea Cossu. Questa fiaba , scritta per bambini, in realtà nasce da un altro libro: “Diversamente come te”, nato dall’amicizia di Bruno Furcas con Andrea Cossu, un giovane tetraplegico, che con molto coraggio ha raccontato la sua vita, il suo percorso… e dagli incontri fatti con le scuole per parlare di “Diversamente come te”, è nata l’idea di “tradurre” la storia in un linguaggio adatto ai più piccoli. La favola di Duck, dunque. Le immagini e i protagonisti sono quelli delle fiabe, lo stregone Tetrapà, che rappresenta la malattia, sua moglie la strega Ignoranza che, ci ricorda Furcas, incontriamo un po’ dappertutto, fra la gente, per la strada, nelle scuole, persino… E poi c’è una serie di spiritelli buoni che sempre accompagnano il piccolo Dusck, fatina Speranza, spiritello Sorriso, perché il sorriso, dice Furcas, è sempre sul volto di Andrea. (…)

    Questo per raccontare il percorso non semplice di crescita di Duck- Andrea, che per via della sua malattia non sa esprimersi, all’inizio neppure si regge in piedi…c’è anche un momento in cui persino la scuola che lo vuole allontanare… “Sa signor petruccio, i genitori degli altri bambini si stanno lamentando e forse sarebbe meglio che Duck rimanesse a casa, tanto non può partecipare alle attività con i compagni. Fa perdere tempo e non sembra giusto verso gli altri bambini”, anche qui lo zampino di strega Ignoranza… Ma nel libro, anche le situazioni più difficili, pensose, gli incontri con l’incomprensione e la cattiveria a volte delle persone, vengono lette con una grande leggerezza. Parole lievi, come grande leggerezza è anche nei disegni, che sono di Federica Dubbini. Insomma, Furcas sembra aver trovato la chiave giusta per insegnare ai bambini a rispettare chiunque, a vivere anche con cose non necessariamente belle o facili, decisamente in controtendenza, oggi che siamo bersagliati da messaggi edonistici. E lavorare in questa direzione ancora si può, si deve anzi, a cominciare dai più piccoli che, ci ricorda Furcas, aperti e spontanei, sono ancora terreno fertile per buone semine…

     

    La favola di Duck”, Bruno Furcas e Andrea Cossu. Arkadia editore

     

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