“(…) Perché l’uomo crede che le sue decisioni e i suoi propositi abbiano un vasto e molteplice campo d’azione, mentre in realtà non fanno che oscillare fra fuga e nostalgia, e ogni fuga e ogni brama concerne pur sempre la morte”. Pensiero di metà febbraio, leggendo I sonnambuli, di Hermann Broch, dal volume terzo, Huguenau o il realismo (ed. Mimesis)