Un primo pensiero, per il Giorno della Memoria, il giorno dopo perche’ la memoria continua… Lo manda Gabriella La Rovere, l’inizio per una riflessione…
“Nel 1920 apparve un libro dal titolo L’autorizzazione all’eliminazione delle vite non piu’ degne di essere vissute. Gli autori erano Alfred Hoche (1865-1943), uno psichiatra e Karl Binding (1841-1920), un giurista. Hoche e Binding di fatto svilupparono un concetto di “eutanasia sociale’. Il malato incurabile, secondo i due, era da considerarsi non soltanto portatore di sofferenze personali, ma anche di sofferenze sociali ed economiche. Da un lato il malato provocava sofferenze nei suoi parenti e, dall’altro, sottraeva importanti risorse economiche che sarebbero state piu’ utilmente utilizzate per le persone sane. Lo Stato, dunque, arbitro della distribuzione delle ricchezze, doveva farsi carico del problema che questi malati rappresentavano. Ucciderli avrebbe cosi’ ottenuto un duplice vantaggio: porre fine alla sofferenza personale, e consentire una distribuzione piu’ razionale ed utile delle risorse economiche” … sembra di aver sentito queste parole, dice Gabriella, e neanche tanto tempo fa…