L’ho incontrata, forse, una scintilla del divino, nella voce di quel bambino?
Lui si chiama… non so… forse Matteo, forse Marco, forse chissà… un ragazzino piccolino, con grandi occhi spalancati dietro lenti che ancora più ne allargano i confini…
Era seduto sul bordo del vialetto di un giardino, in mezzo a un gruppo di persone. Mi ha guardata, e si è subito staccato dal gruppo puntando verso di me deciso. Mi è venuto incontro porgendomi una boccettina d’acqua.
“E’ un filtro magico!” mi ha detto convinto e convincente.
“Grazie! E se lo bevo che succede? Divento una principessa?”.
Lui, come cogliendo il mio cruccio di quei giorni (sì, ero ulteriormente dimagrita…) … “Se lo bevi diventi cicciottella!” inchiodandomi al mio stupore.
Magia delle percezioni che una sensibilità estrema regala…
L’ho rivisto, quel bambino, seduto ancora al bordo del vialetto, accanto a due adulti. Parlava, parlava, come ammaestrandoli… Avvicinandomi gli ho sentito dire che… “c’è un ponte verso il cielo”. E guardando verso l’alto sembrava seguirne il percorso. Aveva l’aria assorta e sicura, mentre inseguiva il suo ragionare. Che è arrivato a un punto fermo. Ben chiaro nella sua mente, se con aria severa ha concluso: “Gesù ha il diritto di morire!”
E’ nello sguardo di quel bambino la strada che porta a un dio? Un dio buono, che sa sciogliere le catene della sofferenza… nell’unico modo che conosce, lui che la morte l’ha inventata… lui che della vita che ha creato è infine pentito… un dio pronto a offrire a chiunque incontri boccettine di filtro magico, per sciogliere il dolore…
L’immagine dell’angiolino è di Emanuela Bussolati (architetto dei sogni) disegnato anni fa sull’asfalto di non ricordo più quale città… Immagine simbolo, in difesa del diritto costituzionale alla cultura, alla scuola, all’arte