A proposito di Filosofia e le nostre prigioni… bellissima riflessione di Vittorio da Rios… Ancora una lezione da appuntare…
“Filosofia è sempre presente nell’agire umano. E questa acquista valore universale quando a praticarla sono menti a cui l’esistenza ha posto inanzi a prove definitive. Dentro il paradigma che tutto unisce, Mi chiedo quasi con ossessione cosa abbia voluto trasmetterci con le sue opere Kafka. Leggendo e rileggendo il Processo.Il Castello, la Metamorfosi, America ecc.ho come la sensazione che molti suoi studiosi e biografi non abbiano colto la vera essenza la cifra più profonda del suo messaggio, la sua ricerca filosofica sull’essenza e l’essere della nostra reale condizione che chiamiamo “Vita” Breve parantesi spirituale-biologica nell’infinito spazio del tempo, del prima e del dopo del nostro nascere e morire. Kafka anticipatore del cataclisma rappresentato dalla tragedia del secondo conflitto mondiale,interprete dell’angoscia del vivere dell’uomo giunto all’apice della modernità? L’uomo vittima di un potere assoluto totale impercettibile e per questo implacabile e spietato che l’accusa, e lo perseguita fino alla condanna definitiva? Certo anche questo, e le complesse spiritualità religiose che hanno sempre trovato dimora nell’autore del processo. E la sua condizione di sofferente dovute alla malattia che lo condurrà ancora giovane alle morte, ne hanno condizionato non solo la sua esistenza ma la sua creatività letteraria e filosofica, certo anche questo è un aspetto non irrilevante della costruzione della personalità e dell’opera kafkiana. Migliaia sono le pagine di saggi e approfondimenti dedicate al pensatore e scrittore praghese.ma ne è stato colto il suo messaggio nella sua cifra più profonda? Io ritengo di no. Kafka ha cercato con uno sforzo titanico e assoluto secondo il mio modesto intuire, di uscire dalla “Gabbia” di allargare le inferriate delle nostre celle,di scardinare i portoni blindati liberandoci cosi dalla “prigione-schiavitù” che è la nostra condizione esistenziale.dal momento in cui nasciamo. Tutti naufraghi in questa tribolata esistenza.schiavi della potenza devastante quanto inemendabile della nostra impossibilità a dare una risposta attendibile sul perché della “Gabbia”che ci tiene “prigionieri quanto schiavi”. All’interno di questa infernale e planetaria “Gabbia” l’Ominide ha costruito una infinità di Mini “Gabbie” dove si tengono rinchiusi in spazzi “ristretti” quella umanità che in base a principi del diritto, nato e ispirato spesso dal “Dio dell’ordine” ha offeso e violato quei principi.Spesso murati vivi, alcuni in attesa della esecuzione capitale, altri tenuti per anni a scontare le offese e violenze arrecate. Dentro le loro infernali mini “Gabbie” luoghi di espiazione, costretti a osservare dalle loro piccole feritoie il passare degli eserciti milioni e milioni di uomini super armati e ben pagati andare in guerra a uccidere e essere uccisi.compiere genocidi.sterminare donne e bambini determinare cataclismi immani e sofferenze indicibili a miliardi di creature umane nella totale impunità loro e dei mandanti; Capi di stato, presidenti,multinazionali, generali al sevizio dei “proprietari universali” il tutto dentro il rispetto del diritto come sancito dal Dio “dell’ordine” Calpestando e facendo carta straccia di trattati e documenti che sanciscono il valore universale del diritto al rispetto della integrità e della dignità di ogni creatura umana. Destrutturando e annientando quel Tragico “Dio dell’ordine”fonte di immane disordine Costruendo quel “Dio” che ha trovato nel Cristo storico l’universale messaggero.Nel suo disperato grido sul patibolo della croce “Dio Mio perché mi hai abbandonato”? Sta rinchiusa tutta la tragedia della umanità. comprendere che si è assassinata l’innocenza causa e fonte di tutte le tragedie genocidarie che hanno afflitto per secoli l’umanità fino all’apogeo dell’oggi.Constatato l’impossibilità di uscire dalla “Gabbia” l’ominide ha il dovere con gli strumenti del saper filosofico e scientifico acquisito e in continuo divenire di lenire le tribolazioni della “Gabbia” su scala planetaria. Recuperando quell’innocenza perduta oltre duemila anni fa sulla croce.L’innocenza salvifica del Cristo del grande Messaggero. Costruendo cosi l’uomo nuovo, l’uomo inedito, che recuperando dalle macerie di tutti i saperi fin qui prodotti il meglio,sappia realizzare un paradigma filosofico-scientifico-economico globale, dove non vi sia più necessità delle mini “Gabbie” dove sono ammassi in luoghi “ristretti” quella umanità che per la stragrande maggioranza e vittima non causa del “Dio” dell’ordine costituito, causa e fonte dell’attuale tragico e nefasto disordine. L’uomo “nuovo inedito” agirà con grande competenza derivata da un alto sapere filosofico finalmente alla radice della cause di tanto disordine, che ha prodotto oramai spaventosi “crimini di sistema” Quello giudiziario-carcerario è il più intollerabile.Io da tempo vado sostenendo questo. La necessita e l’urgenza di agire sulle cause del disordine e non sulle conseguenze del disordine “L’homme des Lumières” L’uomo dei lumi del terzo millennio tanto caro al Maestro Gerardo Marotta l’uomo dell’alto sapere filosofico,dai principi etico-morali forse riuscirà a raddrizzare il legno storto della umanità.”Vittorio da Rios