Come nascono le parole… a volte percorsi impensabili… Questa è davvero deliziosa. L’ha raccontata Amr Adem, che viene dall’Eritrea. Giornalista, dal suo paese è fuggito quando il regime ha iniziato ad arrestare i giornalisti… Ora, nel nostro paese, è mediatore culturale….. ascoltate cosa dice…
“Ieri c’è stata una conversazione tra me e un collega di lavoro durante la pausa pranzo per spiegare perché gli Eritrei chiamano il cucchiaio “manca” e “manca” è una parola in Tigrino (la lingua parlata nell’altopiano in Eritrea). Ho spiegato che la parola non arriva dalla lingua tigrina, ma viene da una storia durante il colonialismo italiano in Eritrea.
Un cameriere eritreo è assunto in un ristorante italiano in Asmara solo per apparecchiare e sparecchiare i tavoli e il proprietario del ristorante gli spiega come si apparecchia la tavola e le posizioni delle posate. Il giorno dopo comincia a sistemare i tavoli e dimentica di mettere i cucchiai vicino a coltelli e forchette sul tavolo: quando arriva il proprietario per controllare i tavoli prima di aprire il ristorante comincia a dire al ragazzo che manca qualcosa, ma il ragazzo non capisce bene l’Italiano e comincia a spostare le cose sul tavolo e guardare verso il proprietario che dice di nuovo con voce alta: “MANCA QUALCOSA.. MANCA”. Dopo qualche minuto e dopo tanti tentativi il ragazzo si accorge che mancano i cucchiai: quando li mette sui tavoli e sente il proprietario dire: “bene, bravo”, pensa che il cucchiaio si chiami MANCA. Uscendo dal lavoro comincia a raccontare ai suoi amici che per colpa del “manca” (cucchiaio) ha perso il lavoro. Quindi da questa data la parola MANCA fa parte del vocabolario eritreo e oggi gli Eritrei tra loro usano questa parola, tutta colpa di questo cameriere geniale!”