Per iniziare il mese, con ancora un pizzico di verità, sull’amore.
“Poi la musica cominciò a crescere, crescere, fino a comporre giravolte nell’aria, prima leggere, poi sempre più veloci e possenti. E l’esercizio del cerchio delle quinte divenne un vortice di vento. Passione pura. Era la sua dichiarazione d’amore. Sapevo che stava suonando per me. Solo per me. Anche se quando il suono s’ammutolì e lui ricomparve nella stanza lo vidi venire a sedersi di nuovo fra noi senza dire nulla. Senza neppure farmi un cenno. Guardai la piega leggera del suo labbro, quasi un sorriso nascosto in un broncio. Capii che mi avrebbe travolto. Che non avrei fatto nulla per arginarlo e ne fui immensamente felice. Era una giornata piena di luce breve. Luce densa e nitida dell’autunno inoltrato…”
luce, a tratti, di oggi…, carica, della stessa, attesa, di nostalgia…
(da Angela, angelo, angelo mio….)