Tornando dalla manifestazione di Piazza Navona. Che si suggerisce chiamare ‘Piazza della Libertà’, dove inizia la raccolta di firme contro il decreto Alfano. Pensando a quante volte ci si è incamminati per raggiungere un banchetto e apporre firme. A quante altre volte ancora sarà necessario, per non dimenticare che democrazia è anche incamminarsi per andare a mettere una firma. Ieri, in un paese pieno di piazze e strade affollate, per motivi diversi, per la stessa domanda di democrazia. E’ rimasta, nelle orecchie, la musica della banda schierata sul palco a fine serata. Più che musica ritmo di tam tam, quasi voce tribale. Che avanza e s’infiltra e cammina, per diffondere il messaggio, per chiamare all’adunata, e attendere il tam tam di risposta. Per dirsi nella notte che non è tempo di dormire. Concedendosi il piacere di pensare che così sia davvero…