Oppure è un tronco d’albero d’olivo, grosso come una colonna, e ricco di fronde. E s’immagina enorme, l’albero, per poterne troncare la chioma e squadrarne il fusto, e porvi sopra il letto, ornato d’oro e d’argento e d’avorio. Intorno al quale murare la stanza, con fitte pietre e robuste porte. Per talamo nuziale d’eroe. Che pure, partito per la guerra, e tornato dopo vent’anni, dopo un pugno di notti ancora una volta, e per sempre, ne fugge…