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Il mare d’Irlanda. E’ una canzone ubriaca. E’ un sentiero di vento. Graffi di rovi e aghi di pino. Soffi d’erica, rododendri, abbracci d’edera e gonfie ginestre. Colori di corolle che ancora non riconosco, e un cucciolo di porcospino che ha perso la strada e ora non e’. E’ cielo d’incanto e rocce bianche di luce, grida d’uccelli e un’onda sottile. E’ rullo di navi e un silenzio lontano. Che e’ voce di mantra. Che e’ soffio di vita.

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