Questa è una bella notizia. Anzi due. Prima bella notizia: Il vaggio di Marco Cavallo è diventato un film… Marco Cavallo, il gigante di cartapesta nato nel fantastico laboratorio dell’Ospedale psichiatrico di Trieste, simbolo della lotta contro tutti i manicomi. La prima volta che si affacciò sulla città, tutto colorato d’azzurro, in testa a un lungo corteo, accompagnato da tutti gli ospiti dell’ospedale psichiatrico, era il 1973… Era ripartito, esattamente un anno fa, quando forse qualcuno lo credeva morto, per dire a tutti che è ancora vivo, vivissimo, anzi, e da nord a Sud ha percorso 4000 chilomentri attraverso l’Italia, per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari… e chiedere, dicendo no ai manicomi regionali – mini OPG, l’apertura di Centri di Salute Mentale h24. Tutto questo è ora in una pellicola di 50 minuti.
Seconda bella notizia: il film “Il viaggio di Marco Cavallo” sarà presentato fuori concorso al Torino Film Festival, per la sezione “Diritti e Rovesci”. Va anche detto che il film, è prodotto prodotto dalle Edizioni alphabeta Verlag di Merano -già editore della ormai nota “Collana 180 – Archivio critico della salute mentale”. E immagino la gioia di Peppe dell’Acqua, direttore della Collana 180 e membro del Comitato nazionale stopOPG che ha promosso il viaggio, che sempre ricorda “di avere avuto la fortuna di iniziare a lavorare con Franco Basaglia fin dai primi giorni triestini” e per più di 17 anni ha poi diretto il DSM di Trieste. “L’obiettivo del film- spiega nell’annunciare la proiezione- è di far conoscere questa Storia e i risultati concreti raggiunti con il viaggio al maggior numero di persone possibili, cercando di contrastare la disinformazione e i luoghi comuni su una questione tra le più difficili da veicolare. Inoltre, il film continua la campagna avviata lo scorso novembre, soprattutto per vigilare e denunciare le inadempienze che già numerose rischiano di tradire (…) il portato della recente legge approvata a maggio di quest’anno”.
E Aldo Mazza, che delle Edizioni alphabeta Verlag è direttore: “Durante il viaggio siamo stati accolti da centinaia di persone, abbiamo incontrato internati, numerosissimi studenti, operatori, volontari e cittadini che hanno manifestato con StopOPG il loro dissenso chiedendo la chiusura di queste strutture. In un Paese troppo a lungo disattento a queste questioni, il nostro intento è quello di dare voce e visibilità a tutte queste persone ed alle loro storie. La scelta di produrre questo film sta a segnalare il nostro impegno civile di editori e si inserisce pertanto in un percorso avviato dal 2010 dalla nostra casa editrice con la Collana 180, che muove i suoi primi passi proprio da Trieste per percorrere la vasta rete delle buone pratiche, incontrare la storia del cambiamento delle singole persone e raccontare le straordinarie imprese sociali che si sviluppano intorno alla questione psichiatrica”.
E conoscendo la forza indomita di Marco Cavallo, già vediamo quella di chi, insieme a lui, non si vuole arrendere davanti all’ingiustizia, ed è ancora qui, “a mettere a confronto un’anacronistica psichiatria e una vecchia giurisprudenza con l’esigenza di sguardi nuovi e di nuove norme, persone senza voce con persone che non sanno più ascoltare, vecchi e giovani psichiatri, salute e malattia, dentro e fuori”. Nel mezzo, i volti che vogliamo senza voce, di chi è ancora lì, senza speranza di futuro, imprigionati nel presente orrendo degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Che tutti abbiamo visto, nel documento-denuncia della commissione parlamentare di qualche tempo fa. Che tutti sembriamo già aver dimenticato…
Per fortuna che c’è Marco cavallo, per tutti, dentro e fuori, messaggio di speranza.
E aspettiamo di vederlo, davvero, questo film… le firme, (e la testa e il cuore), di chi lo ha voluto e realizzato, promettono molto… i registi Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi (regia), Daniel Mazza (fotografia), Beppe Leonetti (montaggio).
Dunque l’appuntamento. “Il viaggio di Marco Cavallo” sarà presentato, fuori concorso, in anteprima nazionale lunedì 24 novembre ore 17.30 (Cinema Massimo 2). La proiezione sarà introdotta da Paolo Virzì e da Emanuela Martini, direttore da quest’anno del Festival. Al termine della proiezione il dibattito con il pubblico. La proiezione andrà in replica martedì 25 novembre alle ore 12.30 al Cinema Reposi 5 di Torino.
E tutte le altre proiezioni che verranno…